giovedì 17 maggio 2018

Firmata la convenzione tra BRERA e AGIAMO per il restauro di Italia turrita


Gentili Signore Socie, Egregi Signori Soci,
abbiamo il piacere di informarvi che abbiamo firmato una CONVENZIONE con l’Accademia delle Belle Arti di Brera per il restauro della statua di Italia turrita che fu vandalizzata nell’ottobre 2016.
AGIAMO ha messo a disposizione degli studenti 2.500 euro tra premi, borse di studio e pubblicazione dei progetti.
Noi speriamo di riuscire ad aumentare considerevolmente questo importo, e magari anche a sostenere finanziariamente le attività di restauro, grazie all’intervento sia vostro, sia di altri privati, che di aziende interessate a partecipare a questa importante iniziativa.
A questo proposito stiamo organizzando una conferenza stampa a Palazzo Marino per presentare ai media, alle istituzioni e ai cittadini interessati i termini dell’accordo.
Vi terremo informati su data e orario.
Con la speranza di potere raccogliere presto la vostra libera disponibilità, sia economica che a pubblicizzare e diffondere questo progetto, vi salutiamo cordialmente.

Il Consiglio Direttivo di AGIAMO
335.6123.640

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Questa non è una statua qualsiasi, è la personalizzazione del nostro Paese, una giovane donna dal corpo rigoglioso e con la testa cinta da una corona di mura. In un primo tempo sembrava che si dovesse semplicemente prendere atto di quanto successo per poi dimenticarselo il più presto possibile, ma col tempo abbiamo capito che c’era qualcosa di molto importante che sarebbe potuto emergere, che andava oltre il gesto in sé, e che la peggiore notizia sarebbe stata proprio l’oblio e l’indifferenza e non tanto la rottura.
Questa Italia turrita è carica di simboli e significati di altissimo profilo. Fu realizzata in marmo bianco di Carrara da Alessandro Puttinati, autore di alcune statue del Duomo e della chiesa di San Simpliciano, nonché del monumento a Carlo Porta (che fu poi distrutto dai bombardamenti della seconda guerra mondiale) e fu in qualche modo premonitrice dell’unità del nostro Paese in quanto fu scolpita dieci anni prima della proclamazione del Regno d’Italia. Fu realizzata grazie alla sottoscrizione di un gruppo di cittadini milanesi per onorare i martiri dello Spielberg e fu la prima statua posta a Milano dopo l’Unità d’Italia.
I suoi primi anni di vita, quasi 170 anni fa, furono molto avventurosi in quanto, grazie all'intelligenza del conte Francesco Benedetto Arese Lucini, politico italiano, senatore e cavaliere dell'Ordine Supremo della Santissima Annunziata, nonché nipote di Francesco Teodoro Arese Lucini, patriota italiano e condannato alla reclusione presso la fortezza dello Spielberg, riuscì a sfuggire alla polizia austriaca che voleva distruggerla. In realtà però il peggio le è capitato ai giorni nostri, a metà settembre dell’anno scorso, quando prima è stata incappucciata e le è stato messo un cappio al collo e poi, dopo un paio di settimane, è stata mutilata.
Da quando è successo tutto questo, la nostra associazione AGIAMO - Amici GIArdini MOntanelli, non ha smesso di occuparsi di lei e di immaginare in quali modi potere trasformare una vigliaccata in una occasione per valorizzarla. Dapprima abbiamo offerto una ricompensa di 500 euro a chiunque avesse fornito notizie utili al ritrovamento dei pezzi spaccati e spariti (che abbiamo stimato pesare intorno ai 50 chili) e poi abbiamo iniziato a guardarla non solo come un braccio di marmo spaccato, ma a tutto ciò che può simbolizzare un danno fatto a noi, ai nostri valori, ai nostri sentimenti più intimi. E allora abbiamo pensato che sarebbe stato bello finanziare una borsa di studio per gli studenti di Brera, o di qualche altro istituto d’arte milanese, per l’elaborazione di progetti di restauro creativo della statua, di installazioni luminose e quant’altro che possano simboleggiare il superamento della violenza subita non solo da una statua di marmo, ma da una donna e da un Paese intero, o anche la reazione vitale di superamento di una disabilità. 

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