Giardini Montanelli: divieti e deroghe.
A seguito
dell’invio, da parte di AGIAMO, alle autorità competenti della deroga all’uso
del GLIFOSATE emesso dalla REGIONE LOMBARDIA, si precisa quanto segue:
1) AGIAMO è molto
soddisfatta che la sua iniziativa abbia quantomeno sollevato l’annoso problema
della manutenzione ordinaria delle aiuole per il quale si chiede da tempo e con
insistenza una soluzione rapida, adeguata e non episodica. A questo proposito
sarebbe interessante conoscere chi ha in carico questo tanto importante quanto
dimenticato compito che consiste in: a) eliminazione delle erbacce che
ricoprono tratti sempre più ampi dei viali in ghiaia ed eliminazione di spessi
strati di terra, ghiaia ed erbacce che da anni sotterrano le “rizzate” (abbiamo
capito perché si chiamano così, perché fanno rizzare i capelli da come sono
state abbandonate); b) restauro dei tratti danneggiati o mancanti; c) manutenzione
ordinaria quotidiana per conservarne l’aspetto e la funzionalità originale. Per
queste ragioni riscontriamo con piacere la positiva e propositiva risposta
dell’architetto Paola Viganò - Direttore Area Verde, Agricoltura e Arredo
Urbano, che indica l’intenzione di intervenire con sistemi alternativi quali
l’ECODISERBO SYSTEM. Noi speriamo che questo possa avvenire a breve e senza
indugio;
2) in effetti, se
la deroga della Regione non è politicamente compatibile, a noi poco importa,
non abbiamo alcuna particolare predilezione per il GLIFOSATE, tuttavia, allo
scopo di non passare per quelli che non siamo e non vogliamo essere, alleghiamo
il COMUNICATO DEL MINISTERO DELLA SALUTE del 19 dicembre 2017 (https://www.dropbox.com/s/k6rh2ciyc7ye0fu/Comunicato_Reg%20%20UE%20n%20%202324-2017.pdf?dl=0) che riporta
quanto qui di seguito: “…Nel suo parere,
il comitato di valutazione dei rischi dell'Agenzia ha concluso all'unanimità
che, in base alle informazioni attualmente disponibili, una classificazione di
pericolo per la cancerogenicità non è giustificata nel caso del glifosate... il glifosate non ha proprietà di interferenza
endocrina…”
Noi chiediamo
comunque che vengano adottate soluzioni sicure ed efficaci, oppure che si dica
apertamente che i Giardini Pubblici Montanelli saranno trasformati in una
prateria con annessa area espositiva permanente. A noi stupisce spiacevolmente
constatare che PER MOLTI ANNI LA RIMOZIONE DELLE INFESTANTI NON SIA STATA
ATTUATA AFFATTO E CON NESSUN SISTEMA e che i Giardini Montanelli siano stati
abbandonati al loro destino da chi invece se ne sarebbe dovuto occupare almeno
dal 2011;
3) la richiesta di
deroga, dopo avere consultato eminenti professori di Agraria e Agronomi, è
stata inviata ad ARPA – Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente, che
poi l’ha trasmessa all’ufficio regionale competente che ha emesso il documento
con le relative istruzioni. Trattasi di deroga, come ce ne sono a decine ogni
giorno in ogni campo, e come tale deve essere considerata; a puro titolo di
esempio, ai Giardini Montanelli è inibito l’accesso ai veicoli tipo SUV
(compresa la Fiat 16) ma, per allestire eventi più o meno grandi, viene
consentito l’accesso, evidentemente in deroga, a mezzi pesanti quali trattori,
muletti, autocarri, autoarticolati e financo a pericolosissime autogrù a 6 assi
(quasi tutte senza nemmeno la classificazione Euro).
Noi speriamo che il
continuo viavai dei mezzi pesanti non sia l’attuale unico mezzo efficace per
l’eliminazione dell’erba dai viali in ghiaia (e purtroppo anche della ghiaia
stessa);
4) per quello che
riguarda l’inquinamento della falda ci preme segnalare che non c’è un pericolo
potenziale (glifosate), ma un pericolo reale che per molto tempo è stato tollerato.
Se il ben conosciuto, e per anni trascurato, problema dello scarico a cielo
aperto di liquami umani, combinato a disinfettanti colmi di coloranti e
aromatizzanti, dai bastioni fin dentro i Giardini sembra che sia stato appena
risolto (grazie alla nostra opera di vigilanza quotidiana e relativa denuncia, alleluia!),
ricordiamo invece, per l’ennesima volta, che a causa della permanenza dei wc
chimici all’interno dei Giardini, succede che più volte al giorno venga
scaricata al suolo una notevole quantità di inquinanti sia di natura umana
(liquami) che chimici (liquidi di pulizia dei gabinetti). Oltre a questa questione
che di fatto ha trasformato da molto tempo i wc temporanei in permanenti, si
aggiunge l’inquinamento dato dalle decine di altri wc chimici installati in
occasione degli eventi tipo Marathon, Wired, ecc;
5) infine, per
quello che riguarda la fauna presente ai Giardini Pubblici Montanelli, non ci
risulta affatto che questi ultimi siano classificati come “oasi”, sia essa
faunistica, ecologica, biodiversa o di altro tipo, nel qual caso non potrebbero
entrare, oltre ai mezzi a motore, né sportivi, né biciclette e né cani, e che i
casi siano due: o si tratta di fauna in cattività che quindi deve essere
alimentata in modo innaturale dall’uomo come succede in uno zoo (ma non come se
i Giardini fossero un pollaio come invece avviene adesso), oppure si tratta di
fauna selvatica, per quanto protetta, e come tale deve essere trattata. Il
primo caso deve comportare la definizione di specifiche procedure e un costante
controllo di chi è autorizzato (se ancora esiste) a erogare cibo che poi spesso
resta non consumato con conseguente eccessiva proliferazione di ratti, piccioni
e cornacchie. In ogni caso noi auspichiamo che vengano installate e impiegate con
la massima solerzia le piattaforme e le mangiatoie previste oltre 10 anni fa e
mai realizzate (http://gol-milano.it/2007/09/19/convenzione-comune-di-milano/).
In attesa
dell’avvio del tavolo tecnico proposto oramai un anno fa (17 luglio 2017) e
avente per oggetto la “proposta di sperimentazione di fasce orarie per libera
fruizione della popolazione canina ai giardini pubblici Montanelli” ci
riconfermiamo disponibili anche ad ogni altro incontro volto al miglioramento
degli stessi.
Il Consiglio Direttivo di AGIAMO
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