sabato 16 giugno 2018

Giardini Montanelli: divieti e deroghe


Giardini Montanelli: divieti e deroghe.
A seguito dell’invio, da parte di AGIAMO, alle autorità competenti della deroga all’uso del GLIFOSATE emesso dalla REGIONE LOMBARDIA, si precisa quanto segue:
1) AGIAMO è molto soddisfatta che la sua iniziativa abbia quantomeno sollevato l’annoso problema della manutenzione ordinaria delle aiuole per il quale si chiede da tempo e con insistenza una soluzione rapida, adeguata e non episodica. A questo proposito sarebbe interessante conoscere chi ha in carico questo tanto importante quanto dimenticato compito che consiste in: a) eliminazione delle erbacce che ricoprono tratti sempre più ampi dei viali in ghiaia ed eliminazione di spessi strati di terra, ghiaia ed erbacce che da anni sotterrano le “rizzate” (abbiamo capito perché si chiamano così, perché fanno rizzare i capelli da come sono state abbandonate); b) restauro dei tratti danneggiati o mancanti; c) manutenzione ordinaria quotidiana per conservarne l’aspetto e la funzionalità originale. Per queste ragioni riscontriamo con piacere la positiva e propositiva risposta dell’architetto Paola Viganò - Direttore Area Verde, Agricoltura e Arredo Urbano, che indica l’intenzione di intervenire con sistemi alternativi quali l’ECODISERBO SYSTEM. Noi speriamo che questo possa avvenire a breve e senza indugio;
2) in effetti, se la deroga della Regione non è politicamente compatibile, a noi poco importa, non abbiamo alcuna particolare predilezione per il GLIFOSATE, tuttavia, allo scopo di non passare per quelli che non siamo e non vogliamo essere, alleghiamo il COMUNICATO DEL MINISTERO DELLA SALUTE del 19 dicembre 2017 (https://www.dropbox.com/s/k6rh2ciyc7ye0fu/Comunicato_Reg%20%20UE%20n%20%202324-2017.pdf?dl=0) che riporta quanto qui di seguito: “…Nel suo parere, il comitato di valutazione dei rischi dell'Agenzia ha concluso all'unanimità che, in base alle informazioni attualmente disponibili, una classificazione di pericolo per la cancerogenicità non è giustificata nel caso del glifosate...  il glifosate non ha proprietà di interferenza endocrina…”
Noi chiediamo comunque che vengano adottate soluzioni sicure ed efficaci, oppure che si dica apertamente che i Giardini Pubblici Montanelli saranno trasformati in una prateria con annessa area espositiva permanente. A noi stupisce spiacevolmente constatare che PER MOLTI ANNI LA RIMOZIONE DELLE INFESTANTI NON SIA STATA ATTUATA AFFATTO E CON NESSUN SISTEMA e che i Giardini Montanelli siano stati abbandonati al loro destino da chi invece se ne sarebbe dovuto occupare almeno dal 2011;
3) la richiesta di deroga, dopo avere consultato eminenti professori di Agraria e Agronomi, è stata inviata ad ARPA – Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente, che poi l’ha trasmessa all’ufficio regionale competente che ha emesso il documento con le relative istruzioni. Trattasi di deroga, come ce ne sono a decine ogni giorno in ogni campo, e come tale deve essere considerata; a puro titolo di esempio, ai Giardini Montanelli è inibito l’accesso ai veicoli tipo SUV (compresa la Fiat 16) ma, per allestire eventi più o meno grandi, viene consentito l’accesso, evidentemente in deroga, a mezzi pesanti quali trattori, muletti, autocarri, autoarticolati e financo a pericolosissime autogrù a 6 assi (quasi tutte senza nemmeno la classificazione Euro).
Noi speriamo che il continuo viavai dei mezzi pesanti non sia l’attuale unico mezzo efficace per l’eliminazione dell’erba dai viali in ghiaia (e purtroppo anche della ghiaia stessa);
4) per quello che riguarda l’inquinamento della falda ci preme segnalare che non c’è un pericolo potenziale (glifosate), ma un pericolo reale che per molto tempo è stato tollerato. Se il ben conosciuto, e per anni trascurato, problema dello scarico a cielo aperto di liquami umani, combinato a disinfettanti colmi di coloranti e aromatizzanti, dai bastioni fin dentro i Giardini sembra che sia stato appena risolto (grazie alla nostra opera di vigilanza quotidiana e relativa denuncia, alleluia!), ricordiamo invece, per l’ennesima volta, che a causa della permanenza dei wc chimici all’interno dei Giardini, succede che più volte al giorno venga scaricata al suolo una notevole quantità di inquinanti sia di natura umana (liquami) che chimici (liquidi di pulizia dei gabinetti). Oltre a questa questione che di fatto ha trasformato da molto tempo i wc temporanei in permanenti, si aggiunge l’inquinamento dato dalle decine di altri wc chimici installati in occasione degli eventi tipo Marathon, Wired, ecc;
5) infine, per quello che riguarda la fauna presente ai Giardini Pubblici Montanelli, non ci risulta affatto che questi ultimi siano classificati come “oasi”, sia essa faunistica, ecologica, biodiversa o di altro tipo, nel qual caso non potrebbero entrare, oltre ai mezzi a motore, né sportivi, né biciclette e né cani, e che i casi siano due: o si tratta di fauna in cattività che quindi deve essere alimentata in modo innaturale dall’uomo come succede in uno zoo (ma non come se i Giardini fossero un pollaio come invece avviene adesso), oppure si tratta di fauna selvatica, per quanto protetta, e come tale deve essere trattata. Il primo caso deve comportare la definizione di specifiche procedure e un costante controllo di chi è autorizzato (se ancora esiste) a erogare cibo che poi spesso resta non consumato con conseguente eccessiva proliferazione di ratti, piccioni e cornacchie. In ogni caso noi auspichiamo che vengano installate e impiegate con la massima solerzia le piattaforme e le mangiatoie previste oltre 10 anni fa e mai realizzate (http://gol-milano.it/2007/09/19/convenzione-comune-di-milano/).
In attesa dell’avvio del tavolo tecnico proposto oramai un anno fa (17 luglio 2017) e avente per oggetto la “proposta di sperimentazione di fasce orarie per libera fruizione della popolazione canina ai giardini pubblici Montanelli” ci riconfermiamo disponibili anche ad ogni altro incontro volto al miglioramento degli stessi. 

               Il Consiglio Direttivo di AGIAMO


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