giovedì 6 aprile 2017

AGIAMO, petizione e WIRED Next Fest



Egregio Dott. Giangiacomo Schiavi, 
vorremmo innanzitutto ringraziarvi per l'attenzione che, grazie all'articolo di oggi di Paola D'Amico, avete rivolto verso i giardini Montanelli che, come sapete, stanno molto a cuore anche a noi che abbiamo deciso di fondare AGIAMO (Amici GIArdini MOntanelli), una associazione che non c’era e che opera da quasi un anno per la loro salvaguardia.
Per ciò che riguarda il Wired Next Fest, ci preme osservare che la prossima sarà la quinta edizione, che l’anno scorso il Corriere ne ha parlato solo in termini lusinghieri, nonostante i danni causati soprattutto dai concerti e che, invece, AGIAMO è stata l’unica voce fuori dal coro che ha iniziato così la sua attività per cercare di ridurne le dannose conseguenze delle edizioni successive. Questo risveglio generale postumo sia dei frequentatori dei giardini, che degli abitanti in paesi più lontani, che degli amici degli amici, trainato dalla nostra decisione di agire, ci fa molto piacere. Altrettanto piacere ci avrebbe fatto, però, essere stati menzionati o quantomeno interpellati da chi pare conoscere meglio di noi stessi la nostra associazione, la cui assemblea, non più tardi di due giorni, fa ha approvato all’unanimità la relazione del presidente.
È vero, AGIAMO non c’entra niente con la petizione oggetto dell’articolo e ne ha preso subito le distanze, perché è stata la prima a ritenere inutile procedere a testa bassa e chiusa contro un evento che già si sapeva sarebbe stato fatto, ma ha invece chiesto e ottenuto l’apertura di un tavolo di trattative con l'assessore Maran,  il Municipio 1 e il direttore di Wired,  Dott.  Ferrazza. Con loro abbiamo discusso delle criticità più evidenti e richiesto di affrontarle con grande impegno. È da AGIAMO che è partita subito la richiesta accorata di fare svolgere almeno i concerti altrove. Noi speriamo ancora che ciò possa succedere, ma, se così non fosse, abbiamo già definito una serie articolata di punti da presentare sia agli organizzatori che al sindaco Sala per ottenere un sostanziale contenimento dei danni. A questo punto poco importa quali artisti si esibiranno, l’importante è che quanto elencato qui sotto venga applicato (magari non solo per Wired, ma anche in generale):
1)      Pulizia che inizia subito dopo la fine dell’evento.
2)      Concerto da tenersi possibilmente fuori dai giardini con pulizia AMSA che inizia non più tardi delle ore 1.
3)      Ordinanza del sindaco di divieto di somministrazione e porto di bottiglie di vetro e relativo controllo da parte delle forze dell’ordine.
4)      Sensibilizzazione dei commercianti della zona affinché si riforniscano di e vendano bevande in lattina e non in vetro.
5)      Decibel controllati senza deroghe.
6)      Transenne per preservare le aree bimbi.
7)      Moquette per terra.
8)      Sensibilizzazione e controllo sull’impiego e il non abbandono a terra delle minuterie degli allestimenti.
9)      Controllo e definizione della viabilità e della tipologia dei mezzi impiegati per gli allestimenti.
10)  Investimenti per il ripristino e il miglioramento dei giardini.
Da parte nostra, siamo disponibili a supervisionare le fasi di montaggio e smontaggio in modo che vengano messe in campo tutte le accortezze necessarie per limitare l'impatto sul territorio. Crediamo che gli scontri diretti e i “giochi di compattezza” non servano perché crediamo fermamente nel dialogo e nella collaborazione vigile e costante con le istituzioni che ci rappresentano. È faticoso, fa meno notizia, ma è questa la nostra filosofia.
Distinti saluti.

Enrico Pluda
Presidente del Consiglio Direttivo di AGIAMO 
335.6123.640


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